Una storia basata sui dati

Il contributo della regione Emilia-Romagna alla digitalizzazione:

dalle infrastrutture

alle persone

Un progetto di

SAFE-ERLogos: Coesione Itala 21-27 Emilia-Romanga, Cofinanziato dall'Unione europea, Republica Italiana, Regione Emilia-Romanga

Di cosa si parla quando si parla di digitalizzazione?

Quando si parla di digitalizzazione, spesso si pensa al processo di conversione di qualcosa in forma digitale: ossia, tradurre qualcosa in “bit e byte”, ad esempio scansionando una foto o un documento.

In realtà, questo è solo il primo passo di un processo che richiede tecnologie, infrastrutture e competenze, e che ha avuto, e continua ad avere, un impatto profondo e trasformativo sulla società, e sul modo in cui comunichiamo, lavoriamo, scambiamo informazioni... sul modo in cui viviamo.

Quindi: di cosa si parla quando si parla di digitalizzazione?

L’impatto della digitalizzazione sulla società

La digitalizzazione tocca tutti gli aspetti dell'economia. È una tematica trasversale e strategica, che ha un impatto forte sulla società in senso ampio, e sta inducendo una vera trasformazione sociale:

Le tecnologie digitali consentono di monitorare le emissioni, lo stato degli ecosistemi e i flussi di materiali.
La virtualizzazione sta cambiando i settori e riducendo il loro impatto ambientale

Le tecnologie digitali devono essere circolari ed efficienti dal punto di vista energetico per garantire un impatto ambientale positivo.

Riduzione dell'isolamento sociale

Le reti sociali online e le comunità virtuali rappresentano un’opportunità di supporto sociale per coloro che si sentono emarginati o isolati.

Accesso a servizi sanitari online

La telemedicina e i servizi sanitari online consentono alle persone di consultare professionisti della salute da remoto, migliorando l’accesso a cure mediche per coloro che hanno difficoltà a recarsi fisicamente in un centro medico.

Partecipazione civica e politica

La digitalizzazione può facilitare la partecipazione ad attività civiche online di coloro che potrebbero avere difficoltà a partecipare fisicamente ad eventi.

Opportunità di lavoro da remoto

Il lavoro da remoto e le opportunità di lavoro online consentono alle persone con limitazioni fisiche o geografiche di partecipare al mercato del lavoro.

Opportunità di lavoro flessibili

Opportunità di lavoro più flessibili consentono a individui con responsabilità familiari (attualmente, principalmente donne) di bilanciare meglio lavoro e vita personale.

La creazione di infrastrutture adeguate e la diffusione dei processi e delle competenze digitali sono due elementi fondamentali della trasformazione digitale

queste sono le aree su cui la Regione Emilia-Romagna ha deciso di concentrare le proprie azioni di supporto alla digitalizzazione per lo scorso ed attuale periodo di programmazione

Il sostegno alle tecnologie di informazione e all’Agenda Digitale è uno dei sei obiettivi prioritari del Programma operativo 2014-2020:

Asse 1:
Ricerca e innovazione

Asse 2:
Sviluppo dell’ICT e attuazione dell’Agenda Digitale

Asse 3:
Competitività e attrattività del sistema produttivo

Asse 4:
Promozione della low carbon economy nei territori e nel sistema produttivo

Asse 5:
Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali ed ambientali

Asse 6:
Città attrattive e partecipate

L’Agenda Digitale 2015-2019

Il supporto alla digitalizzazione è un obiettivo chiave per la Regione Emilia-Romagna, per aumentare la competitività e la sostenibilità delle imprese regionali.

Durante il periodo di programmazione 2014-2020, l’Emilia-Romagna ha portato avanti gli obiettivi definiti nell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna (ADER) 2015-2019.

L’Agenda Digitale è uno strumento di strategia e programmazione per:

migliorare la produttività delle imprese e l’efficienza della Pubblica Amministrazione

12

Favorire l’inclusione sociale, fornendo maggiori opportunità di partecipazione ai benefici della società della conoscenza da parte dei cittadini

22

Nell’approccio della Regione Emilia-Romagna, le Tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno una funzione di “abilitatore” per l’innovazione del sistema produttivo, ma costituiscono anche una condizione per la trasformazione di processi “democratici” e di maggiore efficacia nelle relazioni tra i cittadini, le imprese e la pubblica amministrazione

La strategia 2014-2020 del Fondo europeo di sviluppo regionale

Asse 2

30M€

All’Asse 2 - Sviluppo dell'Ict e attuazione dell’Agenda digitale sono state impegnate ed erogate circa 30m€ di risorse. I beneficiari sono stati Enti pubblici, Pubblica Amministrazione e Aziende di servizi.

^Nota

Parte delle risorse del POR FESR 2014/2020, pari a 19 ml di euro, sono state in seguito assegnate al Grande progetto Banda Ultralarga attuato da Infratel Italia Spa, incaricata dal MIMIT, tramite il concessionario Open Fiber. A seguito dell'emergenza pandemica, nel 2020 tali risorse hanno poi trovato copertura non più sul POR FESR 14/20 ma sul Fondo per lo sviluppo e la coesione FSC, come spiegato nella Panoramica.

I fondi sono stati così ripartiti:

26.5 milioni di euro

Per realizzare interventi per l’estensione della rete a banda larga ad altissima velocità (ossia, >= 100 Mbps), relativi alla priorità d’investimento 2a

3.6 milioni di euro

Per favorire l’adesione dei comuni dell'Emilia-Romagna alla piattaforma SuapER - lo Sportello Unico Attività Produttive dell'Emilia-Romagna

Asse 6

30M€

All’Asse VI - Città Attrattive e Partecipate sono stati assegnati circa 30 milioni di euro e sono state impegnate circa 52 milioni di euro di risorse.

^Nota

A seguito dell'emergenza pandemica, nel 2020 alcuni dei progetti approvati nell'ambito del POR FESR 2014-2020 sono stati trasferiti in misura totale o parziale su un'altra fonte di finanziamento, il Fondo per lo sviluppo e la coesione FSC, come spiegato nella Panoramica.

I fondi sono stati così ripartiti:

10 milioni di euro

Per realizzare delle soluzioni tecnologiche per l’alfabetizzazione e l’inclusione digitale, per l’acquisizione di competenze avanzate da parte delle imprese e lo sviluppo delle nuove competenze ICT (eSkills), nonché per stimolare la diffusione e l’utilizzo del web, con particolare riferimento ai cittadini svantaggiati e alle aree interne e rurali (Azione 2.3.1)

16 milioni di euro

Per realizzare degli interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo (Azione 6.7.1)

4 milioni di euro

Per sostenere la diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso servizi e sistemi innovativi e tecnologie avanzate (Azione 6.7.2)

Asse 2 Con gli investimenti realizzati nell’ambito dell’Asse 2 sono stati ottenuti i seguenti risultati:

143

collegamenti infrastrutturali per l’accesso alla banda ultra larga

95.45%

dei comuni dell’Emilia-Romagna aderiscono alla piattaforma SuapER

Asse 6 Con gli investimenti realizzati nell’ambito dell’Asse 6 sono stati ottenuti i seguenti risultati:

10 Beni culturali e ambientali finanziati
10 Interventi di promozione
Realizzazione di 12 applicativi e sistemi informativi

I Laboratori aperti sviluppati dalla Regione Emilia-Romagna, grazie anche ai fondi FESR (programmazione 2014-2020), sono dieci luoghi aperti alle comunità locali per favorire l’inclusione digitale, pensati per chi vive nelle città e per chi le vive.

I laboratori aperti dell'Emilia-Romagna
Per maggiori informazioni, vi invitiamo a visitare il sito dei Laboratori Aperti

http://www.laboratoriaperti.it

I Laboratori aperti sono spazi attrezzati con soluzioni tecnologiche avanzate per lo sviluppo delle competenze digitali in cui fare crescere forme innovative di cooperazione e collaborazione tra cittadini, amministrazione pubblica, terzo settore, università e in generale tutti gli attori che hanno un ruolo significativo per il futuro digitale delle città.

Si trovano in edifici di valore storico e culturale, riqualificati e animati con i Fondi europei – Regione Emilia-Romagna.

I laboratori, pur mantenendo un approccio trasversale sulla transizione digitale, sono caratterizzati dai temi che più rappresentano le vocazioni delle città che li ospitano.

Piacenza

Ex chiesa di Santa Maria del Carmine

Logistica e mobilità sostenibileHub fisico dedicato all’apprendimento e alla pratica dell’innovazione.

Esplora tutti
i laboratori aperti

  • Piacenza Ex chiesa di Santa Maria del Carmine

    Logistica e mobilità sostenibile

  • Parma Complesso monumentale del San Paolo

    Cultura ed eccellenza agroalimentare

  • Reggio Emilia Chiostri di San Pietro

    Innovazione sociale e welfare

  • Modena Ex Centrale Aem

    Palazzo d’Accursio e Sala Borsa

  • Bologna Palazzo d’Accursio e Sala Borsa

    Co-design di nuovi servizi collaborativi e digitali per la comunità urbana

  • Ferrara Ex Teatro Verdi

    Turismo sostenibile e mobilità

  • Forlì Ex Asilo Santarelli

    Patrimonio culturale e cittadinanza attiva

  • Cesena Casa Bufalini

    Cultura del territorio

  • Ravenna Museo d’arte della città di Ravenna e Classis Ravenna - Museo della Città e del Territorio.

    Fruizione turistica dei beni culturali e del territorio

  • Rimini Ala moderna del museo civico e Ponte di Tiberio

    Servizi innovativi per la fruizione del patrimonio culturale della città.

Una presentazione del progetto dei Laboratori Aperti, e delle specificità di ognuno dei 10 Laboratori, è disponibile nel video seguente:

raccontati dai Beneficiari

I beneficiari raccontano l’impatto del Fondo europeo di sviluppo regionale in Emilia-Romagna: L'Europa è QUI: testimonial in concorso

Laboratorio aperto di
Bologna

Progetto R-Innovare la città - Osservatorio sull'emergenza coronavirus

Progetto Cortile in comune

Laboratorio aperto di
Cesena

Le attività di Casa Bufalini, uno dei dieci spazi della Rete regionale

Laboratorio aperto di
Ferrara

Le attività nell'ex Teatro Verdi

Laboratorio aperto di
Forlì

Appuntamento al Laboratorio aperto

Laboratorio aperto di
Modena

Innovazione sperimentazione e cultura si incontrano qui

Laboratorio aperto di
Parma

I Chiostri del Correggio, distretto della cultura dell'eccellenza agroalimentare

Laboratorio aperto di
Piacenza

Hub fisico dedicato all’apprendimento e alla pratica dell’innovazione

Laboratorio aperto di
Ravenna

Programmi e progetti tra il MAR e il Museo Classis

Laboratorio aperto di
Rimini

Progetto Totem Chatbot

Prospettive future

Proseguendo nella logica di coinvolgimento dei cittadini nello sviluppo del territorio dei Laboratori aperti, la regione Emilia-Romagna ha partecipato a un progetto europeo coordinato dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che puntava ad aumentare la partecipazione dei cittadini (Citizen Engagement) nella programmazione dei Fondi europei.

Il progetto, si è concluso con la pubblicazione delle Linee guida per la partecipazione dei cittadini in Emilia-Romagna.

La Regione ha applicato queste linee guida alla definizione della Priorità 4 -Attrattività, coesione e sviluppo territoriale per il contrasto alle diseguaglianze territoriali e la promozione dell’attrattività e della sostenibilità dei territori del PR FESR 2021-2027, con la creazione delle Agende Trasformative Urbane per lo Sviluppo Sostenibile - ATUSS e delle 9 Strategie Territoriali per le Aree Montane e Interne - STAMI.

Le ATUSS, strategie territoriali integrate che si fondano sul coinvolgimento diretto degli enti locali, supportano interventi orientati allo sviluppo sostenibile per rispondere alle sfide dell'attrattività dei territori e della transizione ecologica verso la neutralità climatica. Favoriscono, inoltre, la creazione di nuova socialità e nuovi processi partecipativi. Delle 14 ATUSS, 10 sono un’evoluzione dei laboratori aperti.

A queste si affiancano le 9 STAMI in un’ottica di inclusione delle aree montane e interne del territorio.

Ulteriori informazioni sono disponibili a questa pagina: https://fesr.regione.emilia-romagna.it/2021-2027/priorita/attrattivita-coesione-sviluppo-territoriale/atuss

Evoluzione e prossimi passi nella nuova programmazione 2021-2027

L'Agenda Digitale 2020-2025Data Valley Bene Comune

L’emergenza sanitaria e la crisi economica hanno reso ancora più urgente accelerare il passo su innovazione e digitalizzazione come elementi fondamentali di un cambiamento che deve interessare l’intera società regionale, per una crescita più sostenibile con maggior occupazione, democrazia, uguaglianza, etica, giustizia ed inclusione.*

Fonte

* Testo ripreso dalle Linee Guida della Data Valley Bene Comune (DVBC), accessibili tramite questa pagina web.

Data Valley Bene Comune

Queste sono le premesse che hanno portato alla definizione dell’Agenda Digitale 2020-2025 dell’Emilia-Romagna: la Data Valley Bene Comune (DVBC)

Le Sfide dell'Agenda Digitale 2020-2025 Data Valley Bene Comune

le competenze digitali

Il passaggio dalla programmazione 2014-2020 alla programmazione attuale è accompagnato anche da un cambio di approccio:

La programmazione 2014-2020 ha supportato la digitalizzazione in Emilia-Romagna contribuendo a migliorare l’accesso alle infrastrutture e ad applicativi e sistemi informativi

12

Uno degli obiettivi della programmazione attuale è di migliorare il livello delle competenze digitali dell'intero ecosistema regionale

22

A questo scopo, è necessario poter misurare il livello delle competenze.

La scala di riferimento adottata è l'indice di maturità 4.0 di acatech Industrie (Acatech Accademia tedesca di scienza e ingegneria), presentato nello studio “Industrie 4.0 Maturity Index – Managing the Digital Transformation of Companies” pubblicato nel 2017 (Autori: Günther Schuh, Reiner Anderl, Jürgen Gausemeier, Michael ten Hompel, Wolfgang Wahlster).

L'acatech Industrie 4.0 Maturity Index è un modello di maturità in sei fasi che analizza le capacità nelle aree delle risorse, dei sistemi informativi, della cultura e della struttura organizzativa necessarie alle aziende che operano in un ambiente industriale digitalizzato.

Il raggiungimento di ogni fase di sviluppo comporta benefici aggiuntivi concreti per le aziende manifatturiere

Fonte

pagina web “Industrie 4.0 Maturity Index – Managing the Digital Transformation of Companies” - link

Fonte del grafico

Industrie 4.0 Maturity Index. Managing the Digital Transformation of Companies – UPDATE 2020, Author / Publisher: Günther Schuh, Reiner Anderl, Roman Dumitrescu, Antonio Krüger, Michael ten Hompel; acatech STUDY, pubblicato il 22 Aprile 2020, scaricabile da questo link: https://en.acatech.de/publication/industrie-4-0-maturity-index-update-2020/

Il modello acatech è utilizzato in vari bandi a sostegno della transizione digitale delle imprese dell'Emilia-Romagna per misurare il livello tecnologico iniziale ed il livello tecnologico a conclusione del progetto. Si veda, ad esempio, il bando “Sostegno della transizione digitale delle imprese dell'Emilia-Romagna” (PR FESR 2021-2027, Priorità 1, azione 1.2.3 - Contributi per piccole e medie imprese)

I risultati attuali e l’impatto del bando “Sostegno della transizione digitale delle imprese dell'Emilia-Romagna” sono presentati in questo video:

strumenti e dati

RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA DEGLI INDICI DESIER DEI COMUNI RISPETTO ALLA MEDIA REGIONALE E TABELLA DEGLI INDICI

DESIER è accessibile a questo link. DESIER è stato sviluppato dall’ Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Art-ER Scpa e Lepida Scpa e con il contributo della Comunità Tematica Amministratori Digitali e degli enti locali che hanno testato la versione iniziale.

L’evoluzione e gli obiettivi di DESIER:

“Nel 2022 Regione Emilia-Romagna ha attivato DESIER, l’indice della digitalizzazione dei Comuni emiliano-romagnoli, che rappresenta un primo passo per lo sviluppo di sistemi a supporto delle decisioni basati sull’elaborazione e analisi di dati, sviluppato in modo cooperativo e aperto, a servizio del governo regionale e degli enti locali del territorio.

Fonte

Testo tratto dall’introduzione dell’Assessora Paola Salomoni (Assessora Scuola, Università, Ricerca e Agenda Digitale di Regione Emilia-Romagna) alla pubblicazione DESIER con i risultati 2023 (la pubblicazione può essere scaricata da questa pagina web).

”Vogliamo dare forza alla trasformazione digitale del sistema economico così come a quella della pubblica amministrazione e dell’intera società. Una trasformazione che non si traduca in marginalizzazione, ma diventi uno strumento di democrazia e un motore di competitività e di coesione, sia sociale che territoriale: un bene comune”

STEFANO BONACCINIPresidente della Regione Emilia-Romagna