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La ricerca e l’innovazione sono una priorità strategica della Regione Emilia-Romagna a supporto della competitività, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile
Questa prioritá è in linea con l’approccio europeo, iniziato nel 2000 con la Strategia di Lisbona, che ha concentrato l’attenzione dell’UE verso la crescita, l’occupazione e l’innovazione
La politica di coesione, rispecchiando queste prioritá, ha raddoppiato la quota destinata alla ricerca e all’innovazione già nella programmazione 2007-2013
Il valore della strategia di R&I dell'Emilia-Romagna è dimostrato dal "Regional Innovation Scoreboard" elaborato dalla Commissione Europea, che valuta le performance in materia di innovazione delle regioni europee attraverso l’analisi di una selezione di indicatori
La Commissione europea dal 2011 classifica le regioni in 4 categorie. Le regioni piú innovative sono chiamate Innovation Leaders e nessuna regione italiana è mai apparsa tra queste
L’Emilia-Romagna è quasi costantemente tra le regioni italiane piú innovative, nella categoria delle Strong Innovators (la seconda ad apparire termini di frequenza, dopo il Friuli Venezia Giulia)
Oggi, nel 2023, E-R è la regione italiana con il piú alto livello di innovazione, restando ad un solo gradino di distanza dagli innovation leaders
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Questa strategia inizia con la legge regionale n. 7/2002. L’obiettivo è quello di costruire un “ecosistema regionale dell’innovazione”, con la prospettiva di rendere l’innovazione un processo basato su dinamiche collettive e continuative
La regione promuove la connessione tra la capacità di innovazione delle imprese ed il sistema della ricerca pubblica
Legge regionale n. 7 “per la Promozione del sistema regionale delle attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico”
Creazione della rete alta tecnologia che comprende laboratori di ricerca industriale e centri per l’innovazione
Con lo scopo di potenziare questa interazione tra ricerca pubblica e imprese, l’Emilia-Romagna riorganizza parte del sistema della ricerca: nel 2009 crea la rete alta tecnologia, una rete dilaboratori di ricerca industriale e centri per l’innovazionededicati ad esigenze di innovazione aziendale e ad una ricerca piú vicina alle dinamiche di mercato
organizzazioni in grado di valorizzare i risultati della ricerca a fini economici e sociali. Mettono a disposizione innovazioni studiate specificamente per i bisogni delle imprese
promuovono l’innovazione e il trasferimento delle conoscenze tecnologiche alle imprese attraverso attività come formazione, valutazione tecnologica delle imprese, consulenza e assistenza tecnica, individuazione e connessione con partner tecnologici e supporto nella preparazione dei progetti di R&I e nella ricerca di finanziamenti
Fonte: www.retealtatecnologia.it al 01.10.2023
Qui sono elencati i piú di 100 progetti di collaborazione con le imprese realizzati dalla Rete Alta Tecnologia
Sono finanziati attraverso il “Bando per Progetti di ricerca industriale strategica rivolti agli ambiti prioritari della Strategia di Specializzazione Intelligente”, in attuazione dell’azione 1.2.2 dell’Asse 1 del POR FESR 2014-2020
Sono parte della rete anche 11 Tecnopoli, attori di collegamento tra ecosistemi locali ed ecosistema regionale. Sono distribuiti in 20 diverse sedi ed ospitano laboratori e centri per l’innovazione della Rete Alta Tecnologia
La S3 è la strategia che dal 2014 le Regioni e gli Stati membri dell’Unione Europea devono adottare per individuare obiettivi, priorità, azioni in grado di massimizzare gli effetti degli investimenti in ricerca e innovazione, puntando a concentrare le risorse sugli ambiti di specializzazione caratteristici di ogni territorio
Imprenditori, ricercatori, università e altri attori locali insieme identificano le aree in cui la regione gode un "vantaggio" competitivo e sviluppano strategie per sfruttarlo
I fondi FESR ed FSE giocano un ruolo importante nel supportare la realizzazione della strategia S3, sostenendo finanziariamente numerosi progetti in tutti gli ambiti di specializzazione identificati
Il FESR e il FSE hanno contribuito, rispettivamente, al 21% ed al 29% del totale dei progetti di ricerca, innovazione e alta formazione finanziati negli ambiti di specializzazione identificati dalla S3 nelle programmazioni 2014-2020, arrivando insieme a coprire la metà dei progetti finanziati
Fonte: monitoraggios3.art-er.it al 31.10.2023
Fonte: monitoraggios3.art-er.it al 31.10.2023
Fonte: monitoraggios3.art-er.it al 31.10.2023
A partire dagli ambiti di specializzazione S3, attraverso i fondi FESR l’Emilia-Romagna costituisce i Clust-ER: associazioni formate da enti di ricerca, compresi laboratori e centri per l’innovazione, enti di formazionesulle tematiche principali delle filiere produttive ed imprese
La rete dei Clust-ER è coordinata da ART-ER, il consorzio fra Regione, Università ed Enti di Ricerca dell'Emilia-Romagna, nato per favorire lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, l’attrattività e l’internazionalizzazione del territorio
I Clust-ER articolano la propria attività sulle value chain più rilevanti per il sistema industriale regionale
Per ogni Value Chain è stato elaborato un manifesto programmatico che definisce visione strategica e obiettivi per rafforzare il proprio posizionamento a livello internazionale
Clicca sul nome del Clust-ER conoscere piú dettagli sulle value chains direttamente dal loro sito ufficiale
La Rete Politecnica gestisce le attività di formazione dell’Emilia-Romagna sui percorsi realizzati da Istituti Tecnici Superiori (ITS), su quelli di Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) e su quelli di Formazione superiore
Gli ITS, in particolare, formano Tecnici superiori capaci di entrare subito a lavorare nei settori strategici del sistema economico-produttivo della regione
Ogni ITS partecipa ad almeno un Clust-ER
La loro stretta connessione con le aziende è evidente dalla presenza rilevante di insegnanti provenienti dal mondo del lavoro e dalla significativa quantitá di ore di stage
I Clust-ER aiutano ad indirizzare i percorsi di formazione di alte competenze coerenti con le richieste delle imprese
Il numero di percorsi degli ITS e degli iscritti è in aumento
Fonte: Dati ufficiali della regione Emilia-Romagna al 19.10.2023
Fonte: Dati ufficiali della regione Emilia-Romagna al 19.10.2023
Al biennio 2019-2021, i diplomati sono stati l’88%, con una percentuale di diplomati che trovano lavoro entro un anno dalla fine dei corsi dell’82%
L’E-R è tra le regioni d’Europa in cui piú si spende in R&D rispetto al PIL Fonte: Eurostat
Fonte: Eurostat
La spesa in R&D delle imprese ha un trend crescente in E-R
Particolarmente significativa è la spesa delle aziende in R&S rispetto al GDP, una delle piú alte d’Europa Fonte: Eurostat
Il numero di brevetti normalizzato al PIL è circa il doppio del valore italiano ed in veloce crescita, un altro indicatore del fatto che la ricerca regionale è ben legata alle necessitá del mercato
L’occupazione in Emilia-Romagna è molto alta rispetto alla media italiana ed è molto legata all’industria
La percentuale di occupati in ricerca e sviluppo nelle imprese è attualmente il piú alto in italia e quasi il doppio rispetto alla media nazionale
L’Emilia-Romagna è tra le regioni con piú ricercatori nelle imprese anche a livello Europeo
Il numero di occupati in ricerca e sviluppo in imprese è inoltre in rapida crescita
Il numero di dottorati è maggiore in Emilia-Romagna che nel resto d’Italia ed è in crescita
Il fondo FSE ha contribuito a finanziare la formazione e lo sviluppo di alte competenze per la ricerca e il trasferimento tecnologicotramite dottorati, assegni di ricerca e corsi di specializzazione nei vari settori industriali
Questi fondi hanno contribuito a finanziare 363 persone, di cui almeno 85 borse di dottorato
L’Emilia-Romagna ha partecipato al 10% dei progetti di ricerca italiani del programma H2020
La sua partecipazione rispetto alla popolazione è piú alta della media italiana
La partecipazione delle aziende ai progetti è cresciuta significativamente in H2020 rispetto al precedente programma FP7
Nella strategia S3 2021-2027 le specializzazioni produttive strategiche sono passate dalle 7 della scorsa programmazione a 8
Inoltre sono state identificate 15 aree tematiche cross-settoriali, derivanti dall'incrocio fra i sistemi produttivi regionali e le sfide della Politica di coesione UE 21-27
Data l’interdisciplinarietá dei progetti, ogni progetto può essere classificato sotto piú specializzazioni e ambiti cross-settoriali
Il bando da nuove risorse per rinforzare i cluster esistenti e da un impulso per far crescere i due nuovi Clust-ER: turismo ed economia urbana (commercio, turismo, artigianato, servizi culturali)
Inoltre supporta l’associazione Big Data e Muner (The Motorvehicle University of Emilia-Romagna), con 757 soci (di cui 411 imprese), 32 filiere tematiche (value chain)
4mln€ tra il 2023 e il 2025 per potenziare la capacità dei Tecnopoli di intercettare i fabbisogni di innovazione delle imprese e di orientare tali fabbisogni verso soluzioni concrete nell'ottica di favorire lo sviluppo di progettualità strategiche
I finanziamenti arrivano dall’Europa, attraverso i Programmi regionali Fesr e Fse+ e Horizon Europe, dal Pnrr e dalla Regione
29 milioni di euro per il potenziamento infrastrutturale dei Tecnopoli: 22 milioni sono destinati alle "infrastrutture di ricerca" e 6,7 milioni all'"efficientamento energetico ed energie rinnovabili
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